Educazione stradale e mobilità sostenibile: la pista ciclabile di Corso Italia intitolata ai ciclisti Michele Scarponi e Rocco Rinaldi

Grande partecipazione si è registrata in Corso Italia a Genova durante la cerimonia di intitolazione della pista ciclabile a Michele Scarponi e Rocco Rinaldi. Entrambi ciclisti, entrambi vittime della strada a cui il Giro d’Italia 2024, protagonista nel capoluogo ligure con la partenza della quinta tappa Genova-Lucca, ha voluto dedicare il suo commosso ricordo.

Ricordare per non dimenticare: sognare e lavorare tutti insieme, istituzioni, associazioni, scuole e cittadini per un futuro senza morti sulle strade, da trasformare in luoghi che siano davvero di e per tutti, a partire dagli utenti più vulnerabili: pedoni, ciclisti, bambini, anziani e persone con disabilità, ma anche motociclisti.

Alla presenza di numerose autorità del mondo istituzionale e dello sport, tra cui il direttore del Giro d’Italia Mauro Vegni, l’ex ciclista Vincenzo Nibali, l’ex CT della Nazionale italiana di ciclismo Davide Cassani e soprattutto Marco Scarponi, il fratello di Michele e segretario generale della Fondazione Michele Scarponi Ets, che crea e finanzia progetti volti all’educazione al corretto comportamento stradale coniugata con la promozione della mobilità sostenibile, per rinnovare una cultura del rispetto delle regole e dell’altro, portando avanti iniziative che hanno al centro l’utente fragile della strada e della società, e Luca Rinaldi, il figlio di Rocco. 

Molti appassionati di ciclismo e rappresentanti delle associazioni impegnate sul fronte della mobilità ciclabile e sostenibile hanno assistito alla scopertura della targa che potrà essere letta da passanti e frequentatori della pista ciclabile per ricordare il dramma quotidiano delle vittime della violenza stradale.